Ci vuole del tempo (e buoni propositi!) per risparmiare più tempo

Ci vuole del tempo (e buoni propositi!) per risparmiare più tempo

Qualche spunto di riflessionee una sfida!
Leggi, potrebbe accendersi qualche lampadina.

Ci vuole del tempo (e buoni propositi!) per risparmiare più tempo

Non c’è giorno in cui o per lavoro o per piacere non venga a galla la sfida di ognuno di noi: far stare tutto ciò che abbiamo programmato all’interno della nostra giornata.

Ognuno di noi, a modo suo, deve essere produttivo, efficiente e quanto più concreto possibile

Facciamo lo slalom tra i diversi modi di ottimizzare il tempo a propria disposizione, dando priorità alle attività fondamentali per ottenere risultati.
A me capitava come dipendente e sto analizzando la gestione del mio tempo come libera professionista.
Può sembrare strano, ma avendo la fortuna di fare un lavoro che mi appassiona, devo gestire meglio il tempo dandomi degli stop e periodicamente riorganizzando la mia agenda per non perdere di vista il mio bisogno fisiologico di studiare e innovare costantemente il mio approccio.
Ho scelto una sfida importante e voglio ad esempio trovare un modo più efficace per portarla avanti, ma questa è un’altra storia.

La vera sfida è riuscire con disciplina e costanza e a concentrarsi su quello che è realmente importante, mettendo da parte quello che non lo è.

Siamo  letteralmente bombardati da stimoli e richieste. 
Il nostro tempo è caratterizzato da due forze oscure che influenzano la nostra capacità di concentrazione. 
Una è il "Busy Bandwagon", la moda secondo la quale, se vogliamo adattarci bene e essere apprezzati in questa società, dobbiamo dimostrare di essere super produttivi ed efficienti, di non perdere mai un colpo, di saper riempire l’agenda con una cosa da fare dopo l’altra. 
La seconda è l’"Infinity Pool", ovvero qualsiasi cosa il cui uso potrebbe virtualmente durare all’infinito, come app, social network, email, serie TV in streaming. Contenuti sempre nuovi e sempre disponibili che ci fanno cadere in un vortice di distrazione.
 

Ci chiediamo quanto questo ci stia bene e sia soprattutto funzionale e coerente con il nostro sentire e soprattutto con quel voler essere realmente produttivi, efficaci e performanti?

Di più non è per forza sinonimo di meglio! Per avere di più alcune volte bisogna togliere, fare spazio.
Fortunatamente, anche a costo di essere fuori moda, non sono mai stata vittima del Busy Bandwagon.
Sull’’Infinity Pool ci sto lavorando, allenando la consapevolezza che le app, gli smartphone, sono strumenti e sta a noi decidere come e se utilizzarli.
Sta a noi decidere se farci bersagliare dalle notifiche o meno, sta a noi decidere se controllare le mail o meno, dopo cena o i week end.
A pensarci bene le tattiche di ottimizzazione del proprio tempo sono sicuramente tutte riconducibili al buon senso e coraggio.
Coraggio di scendere dalla ruota del criceto e osservare in modo analitico come stiamo organizzando i nostri 1440 minuti.

Ad esempio, prima di far entrare qualcosa nella nostra agenda ci chiediamo se c’è spazio?
Anche un elefante infatti visto da lontano sembra piccolo, ma più si avvicina, più ci rendiamo conto di quanto spazio occupa. Così con gli impegni. Non basta aprire l’agenda e segnare il nuovo impegno, ma anche valutare tutto ciò che dobbiamo fare  per “mangiare l’elefante” a piccoli morsi senza fare indigestione.

Informarsi su trucchi ed espedienti è utile, ma la cosa più utile è sperimentare e trovare il miglior utilizzo del nostro tempo.

Quando faccio consulenza, faccio un’unica cosa:  guido a trovare il metodo migliore per il mio cliente, non do soluzioni ma faccio trovare soluzioni.
Solo così mi assicuro che l'entusiasmo duri più di qualche giorno e si trasformi in routine efficace.
É importante lavorare sulla percezione delle settimane e dei mesi, delle stagioni, delle ciclicità produttive e soprattutto indagare sulla capacità di delega.
Allenare la propria capacità di analisi, perchè è dall’analisi che si parte per realizzare il miglior modello organizzativo, mettendo in conto di passare per alcuni prototipi e test. 
Ognuno di noi è un caso a sè.

Ti sembra dispersivo? Forse perchè non hai chiaro il rischio che corri se non investi tempo in questa analisi.

Quante volte le persone arrivano a chiedere aiuto quando sono in piena crisi.

Fa riflettere il fatto che l’ideogramma cinese che rappresenta la crisi sia formato da due caratteri, il primo che significa grave pericolo e il secondo che significa opportunità.
Chiudo questa mia riflessione con una sfida: tieni un diario dettagliato per una settimana di come investi il tuo tempo.
Segna ogni attività e il tempo occupato.
Non temo smentita: ti rivelerà alcune cose importanti e scoprirai dove vanno a finire le tue giornate!

Ricorda: Ci vuole del tempo (e buoni propositi!) per risparmiare più tempo!


Antonia Galvagna
Antonia Galvagna

Ideatrice del metodo "Around the Corner - Anche se il mondo è tondo tutto ciò che cerchi è dietro l’angolo."

Il mio perchè: Essere la persona che avrei voluto incontrare nei momenti di "svolta della mia vita".


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