Stop, fermati!

Stop, fermati!

Fermarsi, o anche solo rallentare, sta diventando un privilegio, se non addirittura qualche cosa di nemmeno lontanamente auspicabile.
Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta?

Stop, fermati!

Stop fermati!

Fermarsi, o anche solo rallentare, sta diventando un privilegio, se non addirittura qualche cosa di nemmeno lontanamente auspicabile.
Pochi giorni fa sono passata a trovare i miei e ho notato la vecchia borsa da lavoro di mio papà.
É vero che passava lunghi periodi fuori casa a causa del lavoro che faceva, ma è altrettanto vero che quando era a casa i ritmi erano regolari e scanditi dai suoi orari di lavoro.
C’era una distinzione netta tra lavoro e famiglia.
La famiglia non entrava nel lavoro e il lavoro non entrava in famiglia.
Non esistevano cellulari, non esistevano pc e le lettere si scrivevano in doppia copia con la carta carbone.
Detta così sembra di parlare del paleozoico.

Ora noi riempiamo di abitudini e di lavoro ogni momento libero, controlliamo le mail di continuo, rispondiamo ai messaggi sul treno, preparando la cena, alcune volte anche mentre ceniamo.
A prima vista, potrebbe sembrare una buona cosa. Sfruttiamo alcuni tempi morti, come i viaggi in treno, con l’illusione di avvantaggiarci e quindi lavorare meno.
Ma purtroppo questo non succede quasi mai, perchè tendiamo a riempire quel tempo, che in teoria abbiamo liberato, con altro lavoro.

Troppo spesso capita che le persone vengano giudicate per la velocità con cui rispondono e non per la qualità della risposta stessa.
Sappiamo che dovremmo cambiare perchè è impossibile essere sempre operativi, ma allo stesso tempo non ci fermiamo.
Questo è dovuto al fatto che non diamo il giusto valore alle pause.

Cosa è un pausa?

Una pausa può essere un’opportunità per rivedere il nostro modo di gestire il tempo, un modo per sperimentare i ritmi della nostra vita, per riprenderci il controllo della nostra esistenza, in modo che non sia definita soltanto da fattori esterni.
Ed è proprio questo che sto vivendo in modo diretto anche io.
Solo fermandomi posso capire come andare più veloce.

Non avere tempo per una pausa è come volere partire per un viaggio senza avere il tempo di fare benzina.
Posso avere tutta le buone intenzioni del mondo ma, anche se giro la chiave, mi arrabbio e insisto, la macchina non partirà.

La pausa è ciò che spesso ci fa venire le idee migliori.

Hai mai notato che quando magari fai anche solo una breve passeggiata come la mente si rischiara e magari con totale naturalezza trovi la miglior risposta o la miglior frase da scrivere per chiudere quella mail che proprio alla scrivania non ti veniva in mente nemmeno a sforzarti?

Siamo atleti del lavoro

Lo sportivo professionista lo ha imparato spesso sulla sua pelle.
Non è allenandosi senza sosta che ottiene i migliori risultati, ma è allenandosi con metodo e considerando il riposo parte integrante dell’allenamento.
Ecco che imparando da questi esempi e spostando il focus dalle performance sportive alle human performance magari possiamo mutuare una routine di allenamento che preveda la pausa come elemento integrante di un’efficacia e di un'efficienza sempre crescenti.
Scegliamo anche piccole ma ripetibili abitudini o cambiamo anche semplicemente il ritmo con cui facciamo le cose.
Rallentiamo il passo, impariamo a respirare, prendiamo il tempo per una breve passeggiata, difendiamo i tempi per i nostri hobby. 

E visto che ci piacciono tanto le storie di successo prendiamo esempio da chi lo ha ottenuto e ci dimostra che prendersi una pausa è un’ottima strategia in termini di performance.

Bill Gates, ad esempio, calendarizza regolarmente quello che lui chiama “think week”, la settimana per pensare.
Durante queste settimane, si isola dal mondo, portando con sé una selezione di libri e giornali, e si dedica alle questioni che lui ritiene importanti.
Se stai pensando di adottare questa strategia, ricordati di programmare con largo anticipo e metterla in sicurezza, scegliendo un luogo completamente diverso dall’usuale, in modo che tutto ti aiuti a cambiare velocità e ritmo.

In attesa di questo stacco, organizzare la giornata prevedendo dei momenti di pausa ci può allenare alla consapevolezza e tenere basso il livello di stress.

Quindi pianificazione e consapevolezza devono essere le nostre guide e ricordiamoci che la vita è un viaggio e non ha nessun senso farlo senza che ci fermiamo ad ammirare il paesaggio.


Antonia Galvagna
Antonia Galvagna

Ideatrice del metodo "Around the Corner - Anche se il mondo è tondo tutto ciò che cerchi è dietro l’angolo."

Il mio perchè: Essere la persona che avrei voluto incontrare nei momenti di "svolta della mia vita".


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