Pensi negativo? Non sei uno sfigato pessimista

Pensi negativo? Non sei uno sfigato pessimista

Inizio così dritta dritta anche perchè spesso, quando dico che sono una mental coach, in tanti pensano che sia una persona da pensiero positivo e basta, una think pink assoluta.

Pensi negativo? Non sei uno sfigato pessimista

Inizio così dritta dritta anche perchè spesso, quando dico che sono una mental coach, in tanti pensano che sia una persona da pensiero positivo e basta, una think pink assoluta.
Bene è arrivato il momento di scardinare questo pre-giudizio e dire la mia e lo faccio parlando di pensiero pessimista e utilità delle emozioni negative.

L’abilità di pensare positivo e/o negativo è appunto una abilità.
Come fanno le  fotografie in bianco e nero a essere così intense e comunicative?
Semplicementeci riescono perchè giocano in equilibrio tra bianco e nero, luce ed ombre.
Così per il pensiero. Il mindset ideale è il giusto equilibrio tra i due poli opposti. Alcune volte in un continuum, altre volte in opposizione.
Entrambi i pensieri infatti sono “naturali” e utili.

Se sei una persona più portata a pensare negativo, non preoccuparti.
É una cosa che ci portiamo dietro dalla notte dei tempi, cioè da quando valutare e ipotizzare tutto ciò che poteva andare male e tutti i pericoli che ogni giorno avremmo dovuto affrontare era l’unico modo per restare in vita.
In parole povere e il nostro cervello non è stato programmato per renderci felici, ma per assicurarci la sopravvivenza.
Per istinto di sopravvivenza, siamo quindi portati a individuare più le minacce che le opportunità.

Come per il pensiero anche per le emozioni voglio farti ragionare sul fatto che tutte e dico tutte sono utili, anche quelle negative, da cui troppo spesso vogliamo scappare.
Perchè sono utili? Perchè ci invitano a cambiare, a comprendere qualcosa di noi e della nostra vita.
Ci offrono l’opportunità di crescere, evolverci, migliorare: senza emozioni negative non potremmo né evolverci, né migliorarci.

Un passaggio chiaro e importante invece è comprendere che noi non siamo le nostre emozioni, non siamo una cosa sola con loro.
Non siamo tristi, stiamo piuttosto vivendo un momento di tristezza.
Non siamo arrabbiati, ma stiamo provando rabbia.

Quello che facciamo con le emozioni è filtrare la nostra realtà che ci apparirà un'opportunità o un problema.
Come attiviamo le emozioni?
Con i pensieri che attivano le emozioni che a loro volta attivano altri pensieri che ci portano ad agire e quindi generano e determinano la nostra realtà.

Imparare ad accogliere pensiero positivo e negativo, emozioni positive e negative, interpretarle e cogliere l’insegnamento ci rende responsabili della nostra vita, ricordando che in modo estremamente semplificato esistono 3 tipi di eventi nella vita di ognuno:

  1. ciò su cui abbiamo il controllo, 
  2. ciò su cui ne possiamo esercitare un po’
  3. ciò che esula del tutto dal nostro controllo.

Concludo con una citazione di David K. Reynolds: “ Vorrei farti notare che ogni situazione, ogni momento, ti offre un’opportunità di crescita personale e di sviluppo del carattere.”


Antonia Galvagna
Antonia Galvagna

Ideatrice del metodo "Around the Corner - Anche se il mondo è tondo tutto ciò che cerchi è dietro l’angolo."

Il mio perchè: Essere la persona che avrei voluto incontrare nei momenti di "svolta della mia vita".


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