Non sei perfetto

Non sei perfetto

Se vuoi essere un bravo leader parti da questa bella notizia: “Non sei perfetto”!
Ogni persona possiede punti di forza e di debolezza innati.
Ma poi ci sono caratteristiche allenabili che consentono di essere e diventare leader.

Non sei perfetto

Se vuoi essere un bravo leader parti da questa bella notizia: “Non sei perfetto”!
Ogni persona possiede punti di forza e di debolezza innati.
Gli attributi fisici sono i più facili da cogliere: si nasce alti o bassi, mori o biondi, flessibili o robusti.
Poi ci sono alcune di queste caratteristiche che possono essere modificate con l’allenamento. Questo principio vale anche anche in ambito cognitivo.

Noi non comprendiamo quanto “valiamo” fino a quando non facciamo i conti con i nostri limiti.
Da un lato c’è il talento e dall’altro l’allenamento.

Conoscere il nostro talento e potenziare l’allenamento aiuta a ottenere i nostri migliori risultati.
Questo vale per ognuno di noi, ancora di più quando desideriamo essere leader, quando ci prendiamo la responsabilità di guidare le persone che si fidano e affidano a noi.

Spesso si pensa al leader come una persona che sa tutto.
Io preferisco la metafora del direttore d’orchestra. Conosce il pezzo, conosce quando ogni strumento deve entrare, ha la visione ma poi l’eccellenza dell’esecuzione è un risultato della somma delle bravure sotto una sapiente guida.
Una buona leadership infatti  permette di far fare ai membri del proprio team quello che è necessario fare per portare l’intero team al successo. 
Un leader costruisce relazioni, esercita l’influenza per ottenere il risultato desiderato, ma soprattutto agisce per il bene del gruppo e mai per interesse personale.

Le prime tre caratteristiche di un leader

É qui che entrano in gioco le prime tre caratteristiche importanti del leader:

  1. distacco
  2. senso di responsabilità
  3. equilibrio

Distacco
Un vero leader, infatti,  sa osservare il contesto da un punto di vista esterno per poter cogliere ogni complessità e sfaccettature per poter prendere una decisione considerando tutte le carte in tavola.
La leadership si manifesta nella scelta del grado di distacco che deve essere quella giusta, funzionale al clima di team e al risultato.

Responsabilità
Un leader non cerca mai scuse. Sa gestire il fallimento e guida tutto il team a sfruttare al meglio questi episodi.
Sfrutta ogni fallimento per migliorare, come leader e come team, in modo che la volta successiva non ricapiti di nuovo. 

Equilibrio
Il primo ambito di equilibrio è nella comunicazione. Un leader non parla nè troppo nè troppo poco. Un leader guida, ma non si sostituisce a nessun membro di team.

Ma come si diventa un buon leader?

Agendo, sbagliando e imparando, perché seppur è vero che alcuni tratti possono essere innati, anche la leadership è una pratica allenabile.
Si allena con l’abilità di agire in modo preventivo, così da anticipare i problemi ancora prima che questi si verifichino, con la capacità di costruire relazioni solide.
Lo scopo di avere una buona relazione, parlando di leadership, non è il  rendiconto personale ma permettere al gruppo di completare le “missioni” assegnate con successo. 

Il leader è parte integrante del gruppo in cui esercita la propria leadership. Questo rapporto di fiducia e rispetto va costruito sul campo e il primo passo è proprio far sentire al gruppo che si è tutti parte della stessa squadra. La prima relazione solida è con il team.

Qui entrano in gioco altre due caratteristiche che il leader deve possedere: verità e onestà.
Dire la verità, anche verità difficili ripaga sempre.
Si tratta di imparare a farlo e diventa più semplice se la relazione con il proprio gruppo è stata costruita bene, cementata con fiducia e rispetto.

La reale sfida del vero leader? La gestione dell'ego

Quando si parla di leadership, l’ego è il più grande nemico.
Il bravo leader non si sente minacciato da chi ne sa di più di lui e  sa chiedere aiuto senza sentire minata la propria autorità
Anzi, sa scegliere i più bravi per la sua squadra, come il miglior direttore d’orchestra.

Ora sai che dietro a un leader c'è sia talento che allenamento

Se hai letto con attenzione fino qui hai notato che oltre alle caratteristiche innate c’è tanto allenamento che puoi fare ogni giorno se ambisci a diventare un vero leader.
A te la scelta!


Antonia Galvagna
Antonia Galvagna

Ideatrice del metodo "Around the Corner - Anche se il mondo è tondo tutto ciò che cerchi è dietro l’angolo."

Il mio perchè: Essere la persona che avrei voluto incontrare nei momenti di "svolta della mia vita".


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