Il lato poitivo dello stress

Il lato poitivo dello stress

Imparare a sfruttare lo stress a proprio vantaggio può essere utile e farci sviluppare utili strategie d’azione.

Il lato poitivo dello stress

Sembra quasi una moda dire “sono stressato”.
Dovremmo però capire quando ciò è un bene e quando no.

Sì, infatti lo stress ha anche un lato positivo.
Dobbiamo comprendere bene quale e sfruttarlo a nostro vantaggio.

Ad esempio le date di scadenza possono metterci il giusto pepe e farci agire.  Se non lo sai,  "prima o poi” nella nostra mente diventa quasi sempre un “mai”. E questo vale soprattutto per i nostri obiettivi (leggi sogni con date di scadenza).

Alcuni studi recenti hanno confermato che lo stress può renderci più efficaci ed efficienti, anche più coraggiosi.

Partiamo dal  presupposto importante: non c’è un’unica strategia per affrontare lo stress, ma una buona strategia è partire dall’atteggiamento mentale con cui maneggiamo le nostre situazioni.

Chi mi legge da un po’ sa che mi piace giocare con le parole e qui il gioco consiste proprio nel renderci conto che un problema è un problema solo se noi lo percepiamo come tale. Aggiungo che quello stesso problema per qualcuno potrebbe essere una “tragedia epica”, per un'altra persona “la fonte di sfida e divertimento più figa che potesse capitare”.

Allenare la nostra capacità di decidere come affrontare ogni singolo istante è una abilità che trovo, da quando la padroneggio, molto utile.

Facciamo ora un parallelo importante con lo stess.
Se io considero lo stress nocivo, cercherò, in ottica conservativa di evitarlo, e per evitarlo evito le situazioni che lo creano, rischiando magari l’immobilismo in alcune situazioni.
Se invece considero lo stress come elemento positivo, non eviterò le esperienze stressanti e diventerò più sicuro rispetto alle mie capacità di affrontare le sfide.

Per trasformare lo stress da nemico ad amico ci sono alcuni utili passaggi:
1 . capire dove si manifesta nella vita di tutti i giorni e quale atteggiamento mentale usiamo in quei momenti;
2. essere consapevoli che esistono diversi tipi di stress e ognuno di essi influenza parti diverse del corpo e genera risposte diverse. Nota come lo stress ci porta ad esempio a essere anche più concentrati, a entrare in contatto con altre persone, ci fa fare esperienza;
3. mappare situazioni e sensazioni e far tesoro delle nostre azioni e reazioni, così da essere sempre meno preoccupati e sempre più preparati.

Il confine tra ansia ed eccitazione è davvero sottile. Basta ricordarci come ci sentiamo prima di una performance lavorativa o sportiva! Questo mi porta a suggerire un’utile strategia mentale per cui possiamo dirci eccitati quando siamo ansiosi e produrre, grazie a questo, un pensiero e un’energia utile per sfruttare al massimo il nostro potenziale.

Ed ecco che torno a parlare di scelta.

Quando siamo di fronte a una prova possiamo sentirci:

  1. minacciati
  2. in sfida

In entrambi i casi il corpo si prepara all’azione ma nel primo caso produce una reazione biochimica di costrizione per contenere i danni, nel secondo agisce facendo sì che il fisico risponda in modo più energico. 

Per prepararsi bene alla sfida è utile avere chiari i punti di forza, essere preparati, valutare bene risorse interne ed esterne..

Certo che lo stress continua ad esserci, ma assume un sapore e una dimensione diversa, senza dimenticare di domandarci se ciò che ci stressa è in linea con il piano di vita che abbiamo fatto per noi, perchè mi piace pensare che lo stress sia “qualche cosa che si manifesta quando in ballo c’è qualche cosa che vi interessa”.

E se per caso continui a essere perennemente stressato e non in modo utile?
Qui si nasconde una bella opportunità di indagare sul senso delle scelte fatte e da fare. Anche in questo caso lo stress diventa uno strumento utile per comprendere e agire e muoversi verso ciò che veramente è allineato con il nostro cuore e la nostra testa.
Pensaci.

Quindi ricorda: lo stress in ogni caso ci da un segnale molto forte di emozione o di rivoluzione.

 

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Chi è l’ɑutore di questo ɑrticolo

Antoniɑ Gɑlvɑgnɑ, coɑch, consulente e trɑiner.
Ideɑtrice del metodo “Around the Corner - Anche se il mondo è tondo tutto ciò che cerchi è dietro l’ɑngolo”
Il mio perchè: Essere lɑ personɑ che ɑvrei voluto incontrɑre nei momenti di “svoltɑ dellɑ miɑ vitɑ”

 

 



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