Il feedback non è solo una cosa da coach

Il feedback non è solo una cosa da coach

Saper dare o chiedere un feedback di qualità non è solo una cosa da coach o da comunicatori efficaci.
Ne parlo partendo da una newsletter della HBR.

Il feedback non è solo una cosa da coach

L’altro giorno, stavo scrivendo uno dei miei articoli del mio blog quando intravedo nella mia casella di posta una la newsletter della HBR che si intitola “How to Give Critical Feedback — Remotely”. E così ho cambiato il mio piano editoriale.
L’argomento feedback è un argomento a me molto caro come coach e come persona e quindi mi sono precipitata a leggerlo.

É un articolo che trovate anche qui su Linkedin .

Per comodità lo riporto:

“Giving critical feedback is one of your most challenging responsibilities as a manager — and if you’re working remotely, it’s even harder.
Here are some key steps to keep in mind:
Start by asking questions. You need to understand your employee’s perception of their performance before expressing yours.
Show specific appreciation before laying out criticism. They’ll be more likely to be receptive to your feedback if they trust that you value them.
State your positive intentions. Something as simple as “I’m in your corner” can go a long way.
Clarify and contrast. “I’m saying X, I’m not saying Y.”
Ask your employee to state their key takeaways from the conversation. 
We’re all under intense stress from the pandemic. Taking care to deliver your feedback with clarity and sensitivity will help people focus on the reality of your message, even in a remote environment.”

Da un lato sono molto felice che la HBR affronti un tema così delicato e dall’altro mi rattrista un po’ pensare alla facce perplesse dei manager con cui ho avuto modo di confrontarmi e ai quali facevo notare l’importanza di questo strumento per creare buone e profittevoli relazioni professionali e personali.
Rinforzo dicendo che è importante non solo saper dare feedback di qualità, ma anche chiedere feedback di qualità.

Quante volte nel corso di una carriera subiamo magari delle osservazioni che se gestite con responsabilità consentirebbero sia a noi che al nostro interlocutore di massimizzare i risultati e la performance?

Perchè dare o chiedere feedback non è solo “una cosa da coach” o da comunicatori, ma è una cosa da persone responsabili e performanti, persone che fanno del proprio e altrui miglioramento una scelta di vita.

Quindi concludo dicendo che migliorare le tecniche di gestione del team anche attraverso l’intervento di un coach, potrebbe essere un’eccellente soluzione per rinforzare sia a monte che a valle l’abilità di gestire le aree di miglioramento in modo professionale e ottenere delle migliori performance.

 

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Chi è l’ɑutore di questo ɑrticolo

Antoniɑ Gɑlvɑgnɑ, coɑch, consulente e trɑiner.

Ideɑtrice del metodo “Around the Corner - Anche se il mondo è tondo tutto ciò che cerchi è dietro l’ɑngolo”

Il mio perchè: Essere lɑ personɑ che ɑvrei voluto incontrɑre nei momenti di “svoltɑ dellɑ miɑ vitɑ”

 


 



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