Eroica

Eroica

Pensieri che sfrecciano liberi grazie lungo le strade bianche di questa poesia.
Eroica, non io, ma la gara

Eroica

Eroica, non io, ma la gara.
Ieri ho partecipato all’Eroica, una manifestazione che mi ha affascinato dalla prima volta che ne ho sentito parlare.

Già il pay off che compare nel sito ne sintetizza il significato profondo: LA BELLEZZA DELLA FATICA E IL GUSTO DELL'IMPRESA.
In un mondo frenetico dove mi ritrovo a seguire tante persone rispetto all’abilità di aggiungere vita al tempo, assaporando e godendo di ciò che si fa, questa gara capita a pennello.

Ho partecipato in modo diverso da come avrei voluto, perchè purtroppo ho subito il distacco del vitreo e per scongiurare un peggioramento della situazione mi hanno messo a riposo. Ma avevo comunque voglia di assaporare il clima e respirare ciò che poteva essere e non è ma sarà.

Vedere lo spirito, riempire occhi e anima dei colori di una Toscana autunnale, notare in quanti modi diversi si può compiere un gesto, sentirsi campioni e non perchè si è i più veloci, saper scendere dalla sella e camminare, ma con il sorriso in faccia, ha nutrito una consapevolezza che sto alimentando.

Tre veloci riflessioni.
Primo
Sperimentare. Posso essere competente, ma è la messa a terra dell’abilità che fa la differenza. Per mettere efficacemente a terra dobbiamo accogliere il rischio della sperimentazione.
Secondo
Come conseguenza del primo punto è fondamentale allenare la capacità di utilizzare strategie autocorrettive.
Terzo 
Spesso sappiamo cosa dobbiamo fare ma non come lo dobbiamo fare. La differenza tra “cosa dobbiamo fare” e il “come dobbiamo farlo” dà come risultato la nostra abilità nell’agire verso una meta.

Questo per dire che cerchiamo spesso la “bici più performante” senza agire invece sul mindset.

Sto studiando e ristudiando il testo “Le 4 discipline dell’execution". Mi ipnotizza in un lavoro introspettivo che traduco poi in strategia condivisa: l’abilità di dire no e scegliere con cura uno o massimo due obiettivi importanti, fondamentali e rivoluzionari, da seguire in contemporanea.

Oggi il mio blog è una semplice condivisione di spirito, vita e apertura di spazi di pensiero su cui tornerò con calma nelle prossime settimane.

Per il momento mi voglio godere ancora il sapore della polvere, il rumore delle ruote e la sensazione che comunque da oggi un po’ eroica lo sono anche io.


Antonia Galvagna
Antonia Galvagna

Ideatrice del metodo "Around the Corner - Anche se il mondo è tondo tutto ciò che cerchi è dietro l’angolo."

Il mio perchè: Essere la persona che avrei voluto incontrare nei momenti di "svolta della mia vita".


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