Come si allena il coraggio

Mi manca il coraggio. Lo abbiamo detto e lo abbiamo sentito dire.
Parliamo del coraggio come se fosse qualche cosa che si ha o non si ha, mentre è qualche cosa che si fa, si allena.
Sembra strano ma è così.

Basta fermarsi a scoprire da dove deriva la parola coraggio per cambiare già punto di vista.
La radice della parola coraggio è cor, cuore in latino. 

Coràggio s. m. [dal provenz. coratge, fr. ant. corage, che è il lat. *coratĭcum, der. di cor «cuore»]. – 1. Forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, nell’affrontare con decisione un pericolo, nel dire o fare cosa che importi rischio o sacrificio.
(Fonte https://www.treccani.it/vocabolario/coraggio/)

In origine coraggio significava “rivelare quello che si ha nel cuore”, ma il significato si è andato via via “radicalizzando” fino a che coraggio è diventato sinonimo di eroismo. 
Il coraggio implica invece indirettamente la presenza di paura.

Avere coraggio e, ancora prima, allenarsi al coraggio prevede alcuni presupposti, che alcune volte, in questo mondo che ci vuole costantemente performanti, tendiamo a dimenticare:
1. gentilezza verso noi stessi;
2. umanità intesa come capacità di comprendere che la sensazione di inadeguatezza è comune all’umanità, non è qualcosa che capita soltanto a noi;
3. consapevolezza, cioè prendere atto del nostro dolore, provocato magari da una difficoltà o un fallimento, per poterlo comprendere e averne “compassione”.

Il mio consiglio oggi è di leggere con cura i tre passaggi precedenti, non per utilizzarli per facili scorciatoie che portano nel campo delle scuse, ma come occasione per comportarci come i nostri migliori mentori e guide. 

Per una vita appagante non servono gesti straordinari, ma una costanza ordinaria.

Sai qual è per me il primo allenamento di coraggio?
Rendermi conto di essere abbastanza, nutrire la sensazione di essere meritevoli di amore e di appartenenza per quello che siamo, e non per quello che pensiamo dovremmo essere o ancora peggio non per quello che pensiamo che gli altri si aspettino che noi dovremmo essere.
É da qui che parte il vero viaggio di miglioramento di noi, mentre alleniamo gentilezza, umanità e consapevolezza senza aver paura dei nostri limiti.
Buon viaggio, dentro e fuori di te!

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